mercoledì 13 agosto 2008

Il Best Practices Toolkit del Blog Council

Nell'ultimo post vi informavo sulle novità arrivate dal "Consiglio sui blog" nato negli Stati Uniti. Ho letto il documento sulle Best Practice, 9 pagine di consigli alle aziende (in realtà 6, se si esclude l'introduzione), in materia di blogging. Ecco i punti toccati ed i relativi consigli:


IDENTITA'. Quando l'azienda decide di fare blogging è bene:


1) Presentarsi: nome, cognome, ruolo.
2) Rivelare i rapporti tra azienda e autore.
3) Fornire un mezzo per un contatto diretto.
4) Essere conformi a tutte le disposizioni legislative in materia di divulgazione di identità.
5) Non usare pseudonimi o, al limite, essere chiari su chi questi rappresentano.
6) Dichiarare il coinvolgimento dell'azienda in tutti i blog creati da essa o da agenzie correlate.



BLOGGING NON UFFICIALE. Quando i dipendenti scrivono su blog personali o social network dovrebbero:


1) Se scrivono di fatti inerenti l'azienda, dichiarare il loro rapporto con essa.
2) Specificare quali sono le proprie opinioni, slegandole dalle posizioni dell'azienda.
3) Se scrivono in forma anonima, evitare di parlare di argomenti legati al proprio datore di lavoro. (magari quando cambieranno le cose..)
4) Scegliere se dichiarare per quale azienda lavorano, qualora post o commenti non riguardano argomenti legati all'azienda.



RELAZIONI COI BLOGGER. Quando si instaurano relazioni nella blogosfera sarebbe opportuno:


1) Dire chi si è e per chi si lavora. (per evitare inconvenienti..)
2) Invitare gli altri interlocutori a fare lo stesso.
3) Esser sempre sinceri.
4) Non chiedere a nessuno di ingannare altri blogger.
5) Non chiedere mai ad un blogger di scrivere qualcosa che non pensa.
6) Non usare mai commenti off-topic per autopromuoversi.
7) Non entrare mai in contrasto con i termini e le condizioni d'uso di ciascun blog.
8) Non utilizzare servizi automatizzati per inviare commenti. (tradotto: niente spam, please!)
9) Fare attenzione quando si interagisce con minori o in blog letti da minori.
10) Essere conformi a tutte le disposizioni legislative e in materia di divulgazione di identità.
11) Chiarire a dipendenti e agenzie che queste norme vanno applicate.



INCENTIVI. Quando si ritiene opportuno incentivare i blogger è utile:


1) Impostare politiche formali, in materia di incentivi per i blogger, con il personale e le agenzie. (ad esempio sul costo dei prodotti dati in prova, sulla loro restituzione, ecc.)
2) Comunicare queste politiche ai blogger in anticipo, con chiarezza. Chiedere, inoltre, di comunicarle negli eventuali post scritti.
3) Incoraggiare i blogger a rivelare la fonte di ogni compenso diretto, in tutti i post che scrivono sull'azienda.
4) Se si sceglie di pagare i post di recensione, è necessario dichiarare che si tratta di annunci pubblicitari. (La vicenda PayPerPost è servita..)
5) Non manipolare link-trading o programmi di affiliazione per incrementare il traffico.
6) Capire che se si inviano prodotti ai blogger per farglieli provare, essi non sono obbligati a presentare osservazioni su di essi e, se lo facessero, sono liberi di scrivere commenti positivi, negativi, o neutri.



AGENZIE. Quando si fa ricorso ad agenzie esterne per comunicare, bisognerebbe:


1. Chiedere all'agenzia di dichiarare il suo rapporto con l'azienda, nell'interazione coi blogger. (e pensare che un anno fa..)
2. Chiedere all'agenzia di essere sincera e non ingannare i blogger.
3. Adottare rapidamente misure correttive, se possibile, nel caso in cui quanto scritto sopra non si verificasse.
4. Chiedere alle agenzie di far rispettare questi requisiti a loro subappaltatori.
5. Discutere sempre un sicuro accordo formale in merito a tali pratiche, prima di entrare in un rapporto d'affari con un'agenzia coinvolta nei social media.



FLESSIBILITA' CREATIVA. L'azienda può ritardare di mostrarsi al pubblico per consentire la libertà creativa quando:


1. Il blog è chiaramente parte di un gioco, mistero, o di altro progetto che è destinato a scopi di intrattenimento. Deve essere evidente per il lettore che c'è un business alle spalle.
2. Lo sponsor sarà rivelato entro un ragionevole periodo di tempo. (ci ragionavo su un annetto fa)

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