- Sales blog: può avere lo scopo di introdurre sul mercato o vendere un servizio o prodotto, rendendo consapevole la gente della sua esistenza. Scritto spesso da gente interna all’organizzazione, ha come target clienti effettivi e potenziali, opinion leader e media.
- Relationship blog: ha lo scopo di creare e consolidare relazioni con target specifici. A scrivere è l’organizzazione.
- Branding blog: lo scopo è quello di rafforzare la marca. A scrivere può essere l’organizzazione o i suoi dipendenti tramite blog personali.
L'autore dice anche che non è possibile fare una classificazione vera e propria ed io sono abbastanza d'accordo con lui, visto che spesso un unico blog assolve molteplici compiti. In particolare ritengo che tutti i blog aziendali dovrebbero essere "relationship blog", destinati cioè a creare e consolidare relazioni.
Quelli che Bravo, il blog realizzato da Fiat nel dicembre 2006 per accompagnare il lancio della nuova Bravo, è in linea con queste considerazioni. Questo blog può essere considerato un "sales blog", in quanto destinato alla pubblicizzazione di un particolare prodotto. Tuttavia esso è al tempo stesso "relationship blog", poichè permette di instaurare relazioni con gli utenti, rispondendo ai commenti e scrivendo post sui temi proposti negli stessi, e "branding blog", perchè rafforza l'immagine della marca, proponendo in prima persona la gente che ci lavora.
Di tutt'altra idea erano, invece, i realizzatori di Miss Y, il blog creato per pubblicizzare la Lancia Y nell'aprile 2003 e "morto" 5 mesi più tardi. In quel caso l'autrice era un personaggio fittizio, che parlava delle sue esperienze personali, argomenti che non avevano nulla a che fare con il prodotto. Inoltre non era prevista la nascita di relazioni, vista l'impossibilità di commentare i post e l'assenza di un indirizzo e-mail da contattare.
Inutile dirvi da che parte sto.
6 commenti:
anche goetz propone una sua personale classificazione...
http://marketingusabile.blogspot.com/2007/05/i-blog-di-marketing-e-comunicazione.html#links
Interessante il post..anche perché tratta di un fenomeno - il blog aziendale - destinato secondo me ad un' ampia diffusione.
In America é già una realta mentre qui da noi siamo - come sempre - in ritardo.
Prevedo una sua diffusione anche da noi in quanto strumento che consente una comunicazione relamente bidirezionale col consumatore, che sappaimo essere oggi sempre più esigente da un punto di vista di attenzione ed informazione.
@ Domenico: Ho letto il post di Goetz e l'ho trovato molto interessante. Anche se lui si riferisce a tutti i blog che parlano di un particolare argomento (marketing e comunicazione), indipendentemente da chi sono scritti, una classificazione del genere potrebbe essere applicata ai blog dei dipendenti di un'azienda, blog che, pur non essendo direttamente riferiti ad essa, ne plasmano l'immagine. Dopotutto molte grandi aziende (soprattutto quelle che operano nell'informatica: Microsoft, Sun Microsystem, HP, Adobe, Ibm) hanno nei loro siti aziendali delle vere e proprie directory dei blog dei loro dipendenti.
@ Simone: da quello che mi è stato possibile vedere, direi che siamo sulla buona strada. Ho citato i due esempi per mettere in risalto una certa differenza di approccio in due differenti periodi della blogosfera italiana. Oggi c'è molta più coscienza del fenomeno.
Alessandro, la tua classificazione puo' ritenersi un primo passo verso lo studio approfondito del Fenomeno del Corporate Blogging.
Tempo fa ho trovato una interessantissima pubblicazione sul Valore dei Corporate Blogging.
Questo e' il link per scaricare il pdf: the Business Value of blogging.
Ciao Marco! Vedo che Mdplab Trial ha ingranato bene! Continua così!!!Avevo iniziato a leggere quella pubblicazione, ma non ho ancora finito (do you speak english?!). Devo affrettarmi però..!
Si Alessandro...
mdplab-trials sta cominciando a prendere forma. Tra qualche giorno inizierò un piccolo progetto che vivrà sul blog. Staremo a vedere...
Ogni contributo è ben accetto ;-)
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