Quanti di voi si sono divertiti ad inserire il proprio nome su google per vedere dove si parlava di voi? Quanti, invece, hanno inserito nomi di altri per indagare un po' sulla loro vita?
Sono operazioni di monitoraggio che abbiamo fatto un po' tutti, spesso per gioco. Presto, però, potrebbero rendersi necessarie per la sopravvivenza della nostra privacy. Questo almeno è quanto avrebbe voluto fare Allison Stokke, una bella e giovane studentessa della California, amante del salto con l'asta. Un giorno viene fotografata durante una sua performance, quasi per caso. La foto viene pubblicata su un blog di appassionati di football americano, successivamente su un sito, ed in pochi giorni l'effetto virale è stato impressionante. A dar man forte ci ha pensato un video apparso su YouTube che mostrava un'intervista alla "malcapitata". 226.285 visualizzazioni, me compreso. Da lì in poi si sono moltiplicate foto, note, post, spesso non attinenti alle gesta sportive. Ma anche fan che la fermano per strada, giornalisti. "E' come essere vittima di un crimine", dice.
Due anni fa era accaduto un fatto simile, ma allora la ragazza era riuscita a contattare chi aveva inviato la foto e in pochi giorni l'immagine sparì.
In questo post scrivevo della necessità di monitorare la blogosfera da parte delle imprese. Dovrà fare lo stesso anche la gente comune?
5 commenti:
ehm..quanto all'indagare sulla vita degli altri..ammetto di averlo fatto più volte con due miei ex. In un caso x divertimento e per spettegolare meglio con le mie amiche sui suoi hobby stravaganti e nell'altro(decisamente più patetico!) x sapere che fine aveva fatto dopo che ci eravamo lasciati! :-((
Ciao
Spero per te che i tuoi ex non abbiano nomi tipo Mario Rossi.. ;)
Allucinante questa storia!
La conoscevo infatti ne parlerò a breve nel mio blog...
Il problema e' dove si ferma il diritto alla privacy ?
Prestito.. a meno che questo non sia il tuo nome (e non credo proprio..) il tuo mi sembra un bel esempio di infiltration..!
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