mercoledì 2 luglio 2008

Forrester ed i blog aziendali scialbi

Leggo su Vision Post di una interessante ricerca di Forrester, datata 10 giugno 2008 e ripresa due giorni fa dal Wall Street Journal. L'agenzia statunitense, che poco più di un anno fa aveva proposto delle metriche per calcolare il ROI dei corporate blog, dopo aver analizzato 90 corporate blog, presi da Fortune 500 e aziende di alta tecnologia, è giunta ad una amara conclusione: la maggior parte di essi sono noiosi ed incapaci di stimolare la conversazione. Tra i numeri citati colpisce che ben il 56% dei blog si limita a riciclare comunicati stampa e, ancor di più, che il 53% degli addetti marketing li trova del tutto irrilevanti. Cosa fare allora, rassegnarsi alla morte del corporate blogging? Niente affatto! Il corporate blog è sempre uno straordinario strumento di comunicazione aziendale che, se usato nel modo giusto (e questo modo varia da caso a caso!), può far fare grandi salti di qualità al rapporto tra aziende e pubblici. A tal proposito Forrester lascia quattro utili consigli:


1) Iniziare le conversazioni, senza limitarsi a riprenderle;


2) Rendere i contenuti divertenti, facili da digerire e utilizzare;


3) Creare connessioni tra gli eventi e la community;


4) Invitare le "guide spirituali" dell'azienda a prendere la parola, ma spiegando bene quali sono le regole della comunicazione online



Mi pare un buon punto di partenza, anche se sul primo concetto ho qualche dubbio. A me pare che il rischio principale sia che le aziende inizino le conversazioni (e finiscano col portarle avanti da sole..) senza fare troppa attenzione a ciò che accade intorno. Ma forse mi sbaglio..

2 commenti:

Maurizio Salamone ha detto...

Coinvolgere è tutt'altro che facile.
Specialmente se devi restare intorno al core business e non puoi permetterti di spaziare troppo su contenuti "divertenti" ma decisamente off-topic.

Da qui nasce una bella sfida e solo i migliori resteranno attivi.
Saranno con molta probabilità quelli che sono riusciti a creare attorno al corporate blog una community che contribuisce alla creazione ed elaborazione di contenuti validi.

alessandro ha detto...

Ciao Maurizio,
condivido quanto hai scritto. È anche vero che l'assenza di una community non è necessariamente sintomo di un cattivo lavoro. A tal proposito, ricordo come una ricerca Lewis dello scorso anno considerava l'impatto di CEO e Company Blog sullo sviluppo di community molto lieve, mentre riteneva più adatti allo scopo blog aziendali tematici o di esperti.


Dimenticavo.. Benvenuto tra i Crazy!!! ;)