E' online un'interessante ricerca condotta dall'Economist Intelligence Unit, in collaborazione con Google, sul futuro del Marketing. Presentata nel 2006, è stata messa a disposizione ieri da Nascar. Sono stati intervistati 200 tra Senior Global Marketing Manager e CEO di tutto il mondo. Ecco alcuni dati:
Ripartizione spese. In media il 25% del budget per pubblicità e promozione dell'azienda online viene investito in marketing elettronico, il 13% per meglio posizionarsi sui motori di ricerca, il 15% su siti web sponsorizzati, il 12% per i banner e Il 7% per la ricerca a pagamento. Tra le altre percentuali, solo il 2% per popup e popunder (per la gioia di Johnnie Maneiro..!). [pag 25]
Andamento spese. Se, due anni prima, ben l'82% investiva meno del 5% del budget destinato al marketing su internet, la percentuale è scesa al 59% al momento della rilevazione e, nei due anni successivi, scenderà al 38. In più, ben l'88% ha dichiarato che incrementerà gli investimenti in internet. [pag 26]
Obiettivi rispetto al marchio. Il 68% punta sulla notorietà, il 61% sulla comunicazione di prodotto o sulla qualità. Tra gli altri, raccogliere informazioni sui clienti (31%) e creare comunità (26%) [pag 28]
Dove investire. Ben il 57% ritiene non valido l'utilizzo di videogame per promuovere azienda e prodotti. Sorprende come siano in maggioranza i soggetti che ritengono molto valido l'utilizzo di messaggi su telefoni cellulari (21%) rispetto a quelli che ritengono molto valido il ricorso ai blog (14%) e ai siti di reti sociali (11%). [pag 30]
Un mondo giovane. Ben il 50% ha dichiarato di essere venuto a conoscenza dei blog negli ultimi 12 mesi grazie ai propri figli o ad altri adolescenti. Percentuali minori, ma comunque alte, per Reti sociali online, giochi online e podcasting. [pag 31]
Ripartizione spese. In media il 25% del budget per pubblicità e promozione dell'azienda online viene investito in marketing elettronico, il 13% per meglio posizionarsi sui motori di ricerca, il 15% su siti web sponsorizzati, il 12% per i banner e Il 7% per la ricerca a pagamento. Tra le altre percentuali, solo il 2% per popup e popunder (per la gioia di Johnnie Maneiro..!). [pag 25]
Andamento spese. Se, due anni prima, ben l'82% investiva meno del 5% del budget destinato al marketing su internet, la percentuale è scesa al 59% al momento della rilevazione e, nei due anni successivi, scenderà al 38. In più, ben l'88% ha dichiarato che incrementerà gli investimenti in internet. [pag 26]
Obiettivi rispetto al marchio. Il 68% punta sulla notorietà, il 61% sulla comunicazione di prodotto o sulla qualità. Tra gli altri, raccogliere informazioni sui clienti (31%) e creare comunità (26%) [pag 28]
Dove investire. Ben il 57% ritiene non valido l'utilizzo di videogame per promuovere azienda e prodotti. Sorprende come siano in maggioranza i soggetti che ritengono molto valido l'utilizzo di messaggi su telefoni cellulari (21%) rispetto a quelli che ritengono molto valido il ricorso ai blog (14%) e ai siti di reti sociali (11%). [pag 30]
Un mondo giovane. Ben il 50% ha dichiarato di essere venuto a conoscenza dei blog negli ultimi 12 mesi grazie ai propri figli o ad altri adolescenti. Percentuali minori, ma comunque alte, per Reti sociali online, giochi online e podcasting. [pag 31]
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