Il dibattito intorno alla relazione tra social network ed aziende è sempre più acceso. La paura delle imprese di intraprendere iniziative 2.0, va a braccetto con la consapevolezza che, prima o poi, saranno investite dal fenomeno. Ad aggiungere angosce a quelle già esistenti ci ha pensato Gartner, tramite il Vice Presidente del settore ricerca. Rich Mogull sottolinea come la progressiva acquisizione delle tecnologie destinate ai consumatori (blog, instant messaging, ecc.) da parte delle aziende, comporti un grosso rischio per quanto riguarda la sicurezza delle stesse. Inoltre, "sebbene le tecnologie consumer creino nuovi rischi, eliminare il loro uso è divenuto difficile e impraticabile". Appare evidente, quindi, la necessità di rendere sicuro l'utilizzo di queste applicazioni in azienda, rendendole inattaccabili. Sulla stessa strada Maria Teresa Trifiletti, General Manager di Lewis PR in Italia, la quale su DMO individua tra i potenziali pericoli, insieme alla sicurezza, anche "la perdita di produttività dovuta al fatto che i dipendenti si colleghino e si confrontino senza che ciò sia talora a conoscenza dell’azienda" e "la possibilità di un danno d’immagine, tanto più concreto quanto meno l’azienda stessa interagisce con questi nuovi mezzi".
sabato 30 giugno 2007
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