Nel suo libro “Blog Generation” Giuseppe Granieri spiega in maniera molto semplice ed esaustiva il meccanismo del passaparola nella blogosfera. Secondo l’esperto di comunicazione, che rappresenta la blogosfera come una piramide, tra i vari cluster[1] di blog si muovono tre diversi flussi di informazione. Il primo si sposta da cluster di blog specializzati su temi particolari e di interesse generale verso quelli di natura autobiografica ed interpersonale (base della piramide), semplificando il linguaggio man mano che passa attraverso i vari hub[2]. Il secondo flusso, che segue un verso opposto al primo, fa sì che notizie ed osservazioni di un certo spessore, nate alla base della piramide, possano salire, hub dopo hub, fino a raggiungere i leader cognitivi che hanno influenza anche fuori dalla rete. Infine, il terzo flusso, che si sposta orizzontalmente, permette di aggiungere sempre più dettagli e commenti ai vari temi.
Ma cosa può fare un’azienda nel momento in cui questi flussi sono percorsi da notizie nocive ai suoi interessi?
Jeremy Wright consiglia di Ascoltare il più possibile le voci che percorrono questi flussi, Capire di cosa si sta parlando, dare Valore a queste conversazioni, Interpretarle in modo da valutare come meglio intervenire e Contribuire sviluppando argomentazioni chiare.
Naturalmente, il tutto andrebbe fatto prima che il flusso divenga un fiume in piena, che punti dritto sull’immagine dell’azienda! Nel momento in cui la notizia si è largamente diffusa, la voce dell’azienda sarà molto difficile da sentire nel chiasso generale. In tal caso un salvagente potrebbe essere rappresentato da prese di posizione sui media, ma con quali costi? Altra soluzione potrebbe essere la costruzione di un corporate blog. Ma questa è un’altra storia..
Ma cosa può fare un’azienda nel momento in cui questi flussi sono percorsi da notizie nocive ai suoi interessi?
Jeremy Wright consiglia di Ascoltare il più possibile le voci che percorrono questi flussi, Capire di cosa si sta parlando, dare Valore a queste conversazioni, Interpretarle in modo da valutare come meglio intervenire e Contribuire sviluppando argomentazioni chiare.
Naturalmente, il tutto andrebbe fatto prima che il flusso divenga un fiume in piena, che punti dritto sull’immagine dell’azienda! Nel momento in cui la notizia si è largamente diffusa, la voce dell’azienda sarà molto difficile da sentire nel chiasso generale. In tal caso un salvagente potrebbe essere rappresentato da prese di posizione sui media, ma con quali costi? Altra soluzione potrebbe essere la costruzione di un corporate blog. Ma questa è un’altra storia..
Tuttavia, non credo sia un caso che qualche mese fa ad aprire un blog sia stata proprio la Kryptonite, azienda che ha subito perdite per milioni di dollari a causa di un video, pubblicato su un blog, che mostrava come fosse facile aprire con una penna il loro lucchetto per bici.
Glossario:
[1]Cluster: Micromondi di blog che parlano di argomenti affini.
[2]Hub: blog che, avendo una certa influenza e competenza nella blogosfera, fungono da tramite tra più micromondi. Quelli che si trovano nella parte più alta della piramide, fungono da opinion leader.
4 commenti:
d'accordo con te, se "i mercati sono conversazioni" allora meglio stare a sentirle queste voci dal basso. Spero solo che le aziende si inseriscano in questo contesto in modo giusto e non si limitino a mandare comunicati stampa o gadget in regalo ai blog-hub con la speranza di scroccare un un buon post ;)
In bocca al lupo per il blog!
Quello che hai toccato è un nervo scoperto. I movimenti delle aziende in questo senso sono spesso criticati. A parer mio l'invio gratuito di prodotti per farli testare è comunque importante. Certo fermarsi lì sarebbe un grosso errore.
D'altra parte questa prassi apre anche un altro quesito: Recensire prodotti ottenuti in regalo dalle aziende mette in pericolo la reputazione del blogger?
ah.. dimenticavo.. Crepi il lupo!
Ps. il tuo blog promette bene.. ;)
eheheh..questa è una bella domanda..dipende molto dalla persona, fino ad ora i post-recensione dei blogger che hanno ricevuto in regalo i gadget mi sono sembrati abbastanza corretti e sinceri.
Ma siamo solo all'inizio..vedremo...
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