Nel mio ultimo post avevo affrontato il problema del monitoraggio della blogosfera da parte delle aziende, accennando all'utilizzo del corporate blog per rispondere ad eventuali critiche.
Un buon esempio in questo senso ci viene segnalato da IMlog. Si tratta del blog di LinkedIn, online da poco più di una settimana. Già al suo terzo post il Community Evangelist Mario Sundar risponde costruttivamente ad una critica partita dal blog di una certa Valeria Maltoni. La risposta arriva circa venti giorni dopo, ma ad avercene di corporate blog così..!
Ho notato inoltre che il blog di LinkedIn linka direttamente gli altri blog, senza l'utilizzo di finestre popup. Una scelta molto coraggiosa, soprattutto quando si spedisce il proprio lettore nelle mani di chi non ti è proprio amico.
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Aggiornamento 6/5/07: Su segnalazione di Valeria Maltoni correggo quanto scritto. Il suo post non era critico nei confronti di LinkedIn. Tuttavia è comunque interessante!
Il resto è corretto ;)
9 commenti:
Ciao Alessandro:
Direi che la parola "critica" non c'entra niente con il mio articolo. Mario mi ha trovato anche perche' facciamo parte entrambi della categoria 'social media' in un sito che aggrega i nostri blog.
Chi non risponde a commenti online comunica di non avere tempo per conversazioni. Non e' poi cosi' difficile trovare chi parla di te. Scrivo articoli per Fast Company e ricevo spesso messaggi dalle ditte che cito.
Ho rimandato per troppo tempo quel corso d'inglese intensivo.. sarebbe ora di farlo..!
Sono pienamente d'accordo sulla necessità di rispondere ai commenti online. Quello che riporti farebbe pensare ad un buon utilizzo della blogosfera da parte delle aziende. Tuttavia il fatto che tu scriva per un magazine molto conosciuto falsifica un po' il dato..
Non vorrei essere invadente.. ma mi daresti una percentuale delle aziende che ti contattano dopo che scrivi un post che le riguarda, magari suddivise per settore..?
Pubblico su Fast Company, ma non ci lavoro. Infatti adesso lavoro per una ditta chimica. Pero' sono d'accordo che articoli (posts) su FC hanno piu' visibilita'. Le ditte che rispondono hanno di solito gia' un'infrastruttura tecnologica sviluppata e la predisposizione a capire il meccanismo del blog.
Le ditte alle quali ho offerto delle dritte non hanno risposto affatto: Chase Bank, BlockBuster sono due esempi. Eppure dovrebbero essere attrezzate al monitoraggio. Il post su Chase e' anche stato distribuito ampiamente.
Se vai su FastCompany.com e selezioni Expert Blogs trovi i post sotto il mio profilo. Scrivo un articolo la settimana.
Immaginavo ci fosse una relazione tra il settore di appartenenza e l'attività di monitoraggio, legata appunto all'infrastruttura tecnologica, che si riflette anche sulla cultura aziendale.
Non ho trovato l'articolo su Chase Bank, ma ho letto della tua disavventura con Blockbuster. Arriverà il momento in cui le aziende verranno tirate in ballo sempre più spesso e a quel punto rispondere non sarà solo cortesia..
Nella blogosfera italiana ha avuto un impatto notevole il post che descrive il "calvario" di Fluido a causa dell'inefficienza dell'Iberia Airlines.
Digitando il nome della compagnia aerea su Google il post di Fluido è in 11a posizione nelle pagine web e in 4a in quelle in italiano. Inutile dire che sul blog l'Iberia non è intervenuta.
Ti ringrazio per la cortesia dimostrata. ;)
Per chi non avesse letto il post di Fluido, ecco il link:
http://fluido.wordpress.com/2006/10/04/iberia-airlines-il-mancato-rimborso-e-linefficienza-dellufficio-relazioni-clienti/
Ciao Alessandro, sono andato a leggere il post di Valeria perché ero curioso di conoscere le critiche a Linkedin. Trovando altro ho pensato che fosse comunque interessante, e non mancherò di tenerla nel mio blogroll.
Riguardo il tema del tuo post devo dire che nella mia esperienza - relativa al mondo dell'open source, ed in particolare a quello enterprise - l'attenzione delle imprese a quello che si dice di loro è mediamente elevata, spesso superiore a qualunque aspettativa. Certo, nel loro caso il "buzz" è importante perché le esternalità positive di rete giocano spesso un ruolo determinante nel successo imprenditoriale delle loro iniziative, ma non è tutto rose e fiori. Alcune aziende infatti sfruttano le potenzialità della comunicazione in rete per mettere in cattiva luce le iniziative degli altri, un gioco al massacro che è tutto il contrario del win-win.
@Alessandro
Ciao ...
ti lascio l'indirizzo di un ottimo portale da consultare ..inerente alle tematiche trattate su questo weblog [spero ti sia utile]
(http://www.distrettopmi.it/)
Un saluto anche alle persone che stanno seguendo questo topic !
cordialmente
esav
Blog d'impresa:
le regole da seguire
Cosa deve fare un'azienda che vuole aprirsi all'esterno e dialogare con dipendenti, clienti o piccoli azionisti ...
datato : 14 Settembre 2005
Mi farebbe piacere sapere l'opinione degli addetti ai lavori ... a riguardo della loro evoluzione ... Grazie !
(http://www.distrettopmi.it/01NET/HP/0,1254,5_ART_63814,00.html?lw=5;CHL) scusate i multi interventi ma blogspot mi ha mancato la pubblicazione del link !
@ Roberto: Quanto hai scritto credo sia in linea con l'esperienza di Valeria e conferma il fatto che il settore d'appartenenza (e di riflesso l'infrastruttura tecnologica)incide notevolmente nelle modalità di ascolto delle imprese.
Ora servirebbe l'intervento di qualcuno che ha avuto esperienze con aziende non direttamente legate al mondo dell'informatica.. ;)
Ps. Provvedo subito ad inserire nel post un aggiornamento che avverta i lettori del disguido. Cmq, sono felice che il mio blog sia stato "galeotto" nel metterti in contatto con Valeria.
@Esav: L'articolo a cui fai riferimento è molto interessante. Spero rispondano in tanti al tuo invito.
Approfitto del tuo intervento per ringraziarti ancora una volta per il tuo impegno in BlogLab.. Sto imparando un sacco di cose nuove sui blog!
Grazie anche per la dritta sul portale.. :)
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