Questo blog si propone di analizzare il rapporto tra aziende e web. Oggi però voglio parlare di un caso di comunicazione off-line.
Non viaggiavo spesso in treno. Lo facevo giusto tre volte all'anno, quando scendevo in Sicilia per passare le feste con la "famigghia". Da qualche tempo però, per motivi di lavoro, mi trovo ogni mattina a percorrere la tratta Nuovo Salario - Ponte Galeria. Salirci sopra è un'impresa e le parole di una famosa canzone di Morandi descrivono perfettamente la situazione. Uno su mille ce la fa... A salire.
Oggi, felice di avercela fatta, mi godevo tranquillamente il viaggio, così come farebbe un moscerino che, in un dì di mezza estate, accettasse un vostro passaggio in auto. Spiaccicato sul finestrino, stringevo tra le mani City e ne venivo deriso tramite la didascalia della foto in prima pagina: "Vagoni e stazioni metro, treni pendolari nelle ore di punta (...) troppo affollate possono favorire attacchi di panico". Diciamo pure che io stavo lì lì..!
In quel momento, tra il dolore per un alluce pestato, reso più tenue dalla dolce anestesia dovuta agli odori di chi mi stava affianco, sentii una voce angelica provenire dall'altoparlante:
"Si avvisano i gentili viaggiatori che il treno viaggia con tre minuti di ritardo. Ci scusiamo per il disagio."
Ammetto di essere il primo promotore del dialogo tra le aziende e gli utenti.. Ma a volte.. Non sarebbe meglio Tacere?!
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